Ucraina e Palestina fanno visita allo Stefanini

Mercoledì 15 ottobre il nostro liceo ha accolto 42 ragazzi e 4 animatori provenienti dall’Ucraina e 14 ragazzi e 4 animatori provenienti dalla Palestina. Sono ospiti, in questi giorni, di 50 famiglie della Rete per la pace della Riviera del Brenta, realtà composta da comuni, parrocchie, associazioni, famiglie. 

L’incontro, organizzato dalla prof.ssa Giovanna Vavolo, ha visto la partecipazione di 11 classi. Gli studenti hanno potuto ascoltare il racconto, dalla voce di loro pari, di una quotidianità totalmente diversa dalla propria. Uscire da zone di guerra non è stato facile, in particolare per gli studenti palestinesi. La loro storia di dolore e al contempo la loro voglia di vivere ha colpito i nostri studenti.

Leyan, 16 anni, voleva studiare giurisprudenza “ma vista la totale impotenza del diritto internazionale, ho deciso che voglio fare la giornalista”. Khader, 20 anni, studente di ingegneria informatica, musicista, è stupito di essere in Italia ma “di non essere mai andato a Gerusalemme che, pure, dista 5 minuti dal mio villaggio”. I loro genitori li spingono a scegliere di uscire dalla Palestina per gli eccessivi rischi, ma loro replicano: “Perché dovremmo andarcene da casa nostra?”

Si parla di quotidianità. Di come sia difficile studiare, muoversi, accedere a informazioni e a Internet. E poi convivere con la paura, con i rumori della guerra, con una storia che parte da lontano e che è stata scritta sulla pelle dei propri cari. Ma i ragazzi sono gioiosi. Pieni di speranza. Alcuni di loro sono Scout latini. Vengono da Beit Sahour, sobborghi di Betlemme.

Due ore passano veloci tra racconti e domande, in inglese, con l’aiuto di Andrea Fusaro, uno studente di quinta, che traduce tutto. Alla fine dell’incontro Khader vede un pianoforte e si mette a suonare un brano struggente della tradizione popolare palestinese.

Dopo l’incontro, scambi di foto, indirizzi, qualche parola e poi via… a Venezia, dove si è svolto l’incontro col Patriarca che li ha ospitati a cena.