Poesia triennio
La luna bianca
di Stefania Nordio (5AS)
Sogni chiari se c’è il Sole,
incubi intrinsechi di notte;
le sue torture son ragione,
di mistero e di terrore.
Su una panca di un giardino,
lei mi guarda e io indeciso.
Vuole andar sola e lontano,
le rubo un bacio e l’accompagno.
Nel mio mondo io sto bene:
grido, parlo e son sereno.
Ma l’amore porta a questo,
se c’è lei io son contento.
Con parole e col pensiero,
come la radio son connesso,
tra discorsi, favole e storie
per sentire la sua voce.
Se l’amore fosse un gioco,
lo chiamerei “La luna bianca”:
è perfetta, è luce pura,
ma mostra solo una faccia.
Regole fatte sul momento,
pedine in ferro oppure in legno;
il marrone è il mio colore,
e il falegname è il suo creatore.
Un tabellone segna i punti,
sto perdendo senza dubbi.
Una scacchiera con re e regina,
lasciar andare non ha senso;
tocca a me non sono pazzo,
ok lo ammetto, è scacco matto.