BES - DSA Disturbi Specifici di Apprendimento

Cosa sono i DSA

Quelli dell'apprendimento sono tra i più frequenti disturbi che uno studente può incontrare nel corso della sua storia scolastica. Si tratta di una condizione innata, di origine neurobiologica, la cui manifestazione è mediata dalle condizioni ambientali in cui lo studente si trova a vivere.

I primi segnali della presenza di DSA possono essere riscontrati già in età prescolare, quando ancora il disturbo specifico non solo non è ancora manifesto ma anche non ancora diagnosticabile; come riportato dalle Linee guida per il Diritto allo studio degli Studenti con Disturbi Specifici di Apprendimento, gli insegnanti della scuola dell'infanzia devono saper riconoscere i segnali di rischio per poter intervenire fin da subito con attività didattiche e pedagogiche mirate. Le difficoltà specifiche dei DSA dovrebbero palesarsi fin dai primi stadi di acquisizione delle strumentalità alla base delle abilità di letto-scrittura e matematiche, in particolare si potrebbero riscontare lentezza e facile faticabilità, associate a un elevato numero di errori.

Tuttavia, studenti con una predisposizione neurobiologica più favorevole e/o che vivono in un contesto ambientale (rappresentato in primis da ambiente familiare e scolastico) maggiormente stimolante o protettivo potrebbero mostrare difficoltà solo nel momento dell'apprendimento di abilità più complesse. Inoltre, il carattere evolutivo dei DSA (come sottolineato nella Consensus Conference 2011) modifica le manifestazioni del disturbo, che mutano nel corso degli anni e assumono caratteristiche diverse in base alle fasi del ciclo scolastico. Se durante la Scuola primaria le difficoltà principali si riscontrano a livello delle abilità di base, nei successivi cicli sono maggiormente evidenti problematiche legate a competenze più evolute quali la comprensione e la produzione di testi scritti, l'autonomia nello studio, la padronanza dei termini specifici delle materie di studio.

 

Quali sono i disturbi riconosciuti?

I DSA attualmente riconosciuti in Italia dalla Legge 170/2010 sono:

- dislessia, ovvero disturbo specifico della decodifica del testo scritto; si manifesta attraverso una velocità di lettura al di sotto delle attese in base agli anni di frequenza scolastica e a un elevato numero di errori (tuttavia quest'ultimo parametro sembra essere poco significativo nel caso delle lingue trasparenti, cioè le lingue in cui a un grafema corrisponde un fonema, tra cui l'italiano);

- disortografia, ovvero disturbo specifico della compitazione; si manifesta attraverso un elevato numero di errori nella scrittura e la difficoltà nel rispettare le regole ortografiche della lingua in cui si scrive;

- disgrafia, ovvero disturbo specifico della scrittura di natura motoria; si caratterizza per una grafia spesso illeggibile, macro e/o micro grafia, pressione eccessiva sul foglio e scarso rispetto degli spazi sul foglio;

- discalculia, ovvero disturbo specifico delle aree di numero, calcolo e senso del numero; gli studenti con discalculia mostrano difficoltà nella lettura e scrittura dei numeri, nella memorizzazione dei fatti numerici, nel calcolo scritto e a mente, nel giudizio di numerosità e nel confronto tra grandezze numeriche.

I differenti DSA possono comparire isolatamente o, più comunemente, in associazione tra di loro o con altri disturbi evolutivi (l'associazione più frequente è con l'ADHD, ovvero il disturbo da deficit di attenzione e iperattività, altro disturbo evolutivo che si manifesta prevalentemente attraverso scarsa attenzione, impulsività e iperattività); in quest'ultimo caso le ripercussioni sul piano scolastico sono maggiori. In associazione ai DSA troviamo anche con una certa frequenza ansia, depressione e disturbi del comportamento e della condotta; il mancato riconoscimento delle difficoltà può inoltre portare a una scarsa motivazione allo studio e all'abbandono scolastico.

Oltre agli effetti più immediati sul rendimento scolastico, possibili conseguenze dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento (e dei Bisogni Educativi Speciali più in generale), soprattutto se non precocemente riconosciute e adeguatamente supportate, sono le ripercussioni negative sul piano emotivo-affettivo e il rischio di drop-out scolastico.